Le nuove teorie della mente
e le Nuove Tecnologie: una promessa per migliorare i processi di
insegnamento-apprendimento
"Learning is the process that produces memory the driving force in the cultural
evolution of mankind"
INFORSCUOLA 2002 - UDINE- 3/5 Dic.2002
Paolo Manzelli LRE@UNIFI.IT
Premessa:
L' invito di A. Hugony alla tavola rotonda sul tema le NUOVE TEORIE DELLA MENTE
in relazione alla Nuove Tecnologie , mi permette proporre alcune considerazioni
che ritengo importanti e che svolgero' a partire dalla considerazione che il
cervello e' un sistema di apprendimento e che modifica le sue capacita di
integrazione delle aree deputate ad elaborare memoria e pensiero in funzione
delle possibilita' di comunicazione e di interazione con l' ambiente
Infatti dato che l' apprendimento produce memorie, non bisogna ritenere che
esista un cervello predisposto fin dalla nascita ad esercitare una univoca
modalita' di eleborazione della informazione, proprio in quanto la formazione
cerebrale e' flessibile e si struttura costruendo sistemi di memorizzazione
integranti le varie zone di attivita' cerebrali, al fine di dare una risposta
proattiva in modo plastico che, in relazione alle possibilita' genetiche della
specie umana, si differenzia a seconda della dinamica della comunicazione, che
gli permette di INTERCONNETTERSI, INTERAGIRE CON L'AMBIENTE esterno da cui
riceve informazione. Cio' fa comprendere come la qualita' dell' intelligenza di
un individuo vengono a dipendere prevalentemente da una relazione con l'
ambiente comunicativo storicamente determinato , e che quindi lo sviluppo della
plasticita' cerebrale risulta essere indispensabile per la "evoluzione umana".
In sostanza l' uomo non nasce intelligente , ma lo puo' diventare se viene
educato in modo adeguato ad esercitare la comunicazione della proprio pensiero
ed attitudini, nel contesto epocale di sviluppo dei sistemi di comunicazione .
A partire da tale assunto, e' importante analizzare quali siano oggi le
strategie di formazione ed utilizzazione del sistema mnemonico cerebrale che
risultano necessarie per attuare il confronto del flusso dei dati informativi,
selezionandoli opportunamente, per esercitare una modifica significativa dell'
apprendimento pregresso, tale che favorisca la plasticita' delle potenziali
caratteristiche intellettuali di un individuo e della societa' in divenire.. .
A tale scopo e' utile ricordare che le tipologie della memoria individuale
possono essere riassunte in :
Memoria Episodica : "a breve termine" in quanto essa non va' ad attivare ampie
zone di integrazione cerebrale , ma rende attive preferenzialmente soltanto le
aree prefrontali predisposte per orientare l' attenzione immediata degli eventi
; pertanto non incide sul recupero cosciente dei ricordi , cosi' che l'
informazione ricevuta, rimane solo come traccia non elaborata da estesi processi
di integrazione cerebrale, che ne faciliterebbero il rintracciamento; quindi l'
informazione permane a livello di "memoria implicita" difficilmente evocabile.
Memoria Procedurale : E' una memoria di lavoro a "medio termine" che permette di
mantenere informazioni per una data attivita' delle relazioni "corpo//mente" ,
come ad es: il saper l' andare in bicicletta, cio' in quanto essa attiva
preferenzialmente una particolare strategia di integrazione che include i lobi
prefrontali , passando il coinvolgimento di alcune aree del "sistema limbico" e
infine si focalizza nella attivazione del cervelletto, in quanto quest' ultimo
e' deputato a presiedere all' esercizio di alcune forme attitudinali di
comportamento.
Memoria Semantica : Memoria "a lungo termine", proprio in quanto implica la
attivazione di ampie aree corrispondenti all' insieme degli "emisferi cerebrali
superiori"; essa viene rafforzata dalle "emozioni" e pertanto implica nella sua
evocazione il coinvolgimento di una vasta area cerebrale complessiva di ampie
zone dell'area prefrontale e della corteccia cerebrale ed infine del "sistema
limbico".
La capacita' di risposta proattiva del cervello viene quindi a dipendere dal
confronto del flusso dei dati informativi con la articolazione delle memorie
individuali , di conseguenza cio' va a connettersi con le modalita' con cui
viene codificato nell' apprendimento al fine di poter fornire nuove
significazioni del pensiero e del comportamento, relative alla informazione
rivevuta , attuando una rinnovata elaborazione del ricordo.
Le varie forme di intelligenza, relative alla capacita di pensare, vengono
pertanto a dipendere essenzialmente dalle modalita' di elaborazione della
informazione in significati che si esercita nel dare sviluppo alla memoria
semantica; infatti la "condivisione di conoscenza", avviene prevalentemente
nell' incrocio interpersonale dei domini semantici della memoria.
Dunque per costruire reti neurologiche associative di significati , che non si
limitino a renderci prigionieri della memoria, l'evoluzione biologica tende ad
espandere flessibilmente i campi d'interazione neuronali favorendo quelle
capacità di apprendimento che corrispondono ad una riorganizzazione delle aree
di integrazione delle attivita' mnemoniche in modo da favorire le potenzialita'
di comunicazione sociale di pensiero ed azioni in una determinata epoca.
Quanto sopra appartiene ad una strategia di sviluppo cerebrale sostanzialmente
valida per ogni epoca , ma certamente, dato che oggigiorno i flussi di
informazione crescono costantemente, il compito delle innovazione educativa
consiste in gran misura nell' ottimizzare i processi di eleborazione cerebrale
al fine di renderne piu' dinamica e flessibile la organizzazione neuronale delle
funzioni cerebrali predisposte alla memorizzazione ed elaborazione significativa
del pensiero. .
Infine e' importante considerare come la trasformazione in atto delle funzioni
della memoria, abbia oggigiorno un forte impatto il nuovo scenario che si
concentra nella necessita di cambiamento del sistema educativo, ottenibile
mediante l' utilizzazione appropriata delle moderne tecnologie di comunicazione
per attuare un rinnovamento delle conoscenze finalizzato allo sviluppo della
futura societa' della "Economia della Conoscenza" .
Tappe di sviluppo della " INTELLIGENZA CONNETTIVA"
Indubitabilmente e' necessario constatare il netto contrasto tra le esigenza di
favorire una piu' flessibile plasticita' cerebrale e gli ormai antiquati metodi
di istruzione ripetitiva, che sono stati sistematicamente organizzati per il
trasferimento di conoscenze preconfezionate , allo scopo principale di
trasformare la memoria individuale episodica ( a breve termine ) in memoria
semantica (a lungo termine) perseguendo una sostanziale modalita' classica del "Repetita
Iuvant"
Il tradizionale sistema di istruzione e' stato impostato sostanzialmente per far
prevalere la dominanza di una memoria fondata sul consenso acritico a strutture
logiche gerachizzanti proprie del passato; pertanto ha teso a favorire la
memoria dell' essere anziche'quella del divenire, sulla base del rafforzamento
ripetitivo di una identita' culturale mistificante in quanto statica , anziche'
favorire la conoscenza di una continua re-identificazione della formazione
dinamica della memoria con il variare dell' ambiente comunicativo.
Oggigiorno tale antiquata metodologia di apprendimento e' in crisi, proprio in
quanto viviamo nell' evolversi di una trasformazione dell' informazione e del
sapere che e' propria del passaggio tra la societa' industriale e quella post
industriale della "Economia della Conoscenza".
In questa transizione molte conoscenze pregresse divengono rapidamente obsolete
, per cui le modalita' di apprendimento ripetitivo tendono a divenire in gran
parte non piu' utilizzabili; cio' comporta la necessita' di una riflessione
coscientemente attenta alle nuove potenzialita' di utilizzazione plastica dei
percorsi di integrazione cerebrale delle memorie semantiche, quelle cioe' che
permettono di dare significato innovativo anche all' evolversi delle metodologie
di comunicazione interattiva, generando modelli mentali della realta'
appropriati ed ottimizzati nei confronti dell' ambiente reticolare in cui fluisce
la comunicazione di informazione nel "World Wide Web" tramite la utilizzazione
di "internet".
Invero troppo spesso in questa complessa situazione di traformazione culturale
ci troviamo come una crisalide che continui a ragionare come il bruco invece di
cercar di comprendere il proprio futuro di farfalla.
Pertanto ancora riesce difficile far comprendere quale sia e quale portanza
abbia il fattore che agisce da focus della complessa trasformazione epocale; e'
opportuno quindi analizzare l' effetto catalitico del processo che risiede
essenzialmente nella "esternalizzazione della memoria ripetitiva" nel sistema di
rete dei computer in internet. A diretta conseguenza di cio' , gli obiettivi ed
i modelli educativi dell' apprendimento contemporaneo debbono trovare strategie
creative adeguate a superare la vecchia logica del "Repetita Iuvant" ,
tradizionalmente impostata per attuare ed orientare la trasformazione delle
memorie a breve termine in memorie semantiche a lungo termine. .
E' attualmente possibile infatti realizzare un passaggio diverso di
trasformazione della memoria episodica individuale in memoria memoria semantica
comunicativa, in modo da utilizzare appropriatamente il processo di "esternalizzazione
della memoria" in rete telematica interattiva, ponendo in sinergia una ampia
condivisione di conoscenze, non piu' centrata sull' apprendimento individuale (learner
centered training) , ma su network collaborativi finalizzati alla costruzione di
una "intelligenza connettiva distribuita in rete" . (learning teams centered "e-education")
Quanto sopra favorisce lo sviluppo di una rinnovata tipologia di "Intelligenza
Connettiva" che in pratica viene ad essere la risultante dalla composizione della
" Intelligenza Sociale Collettiva" e della "Intelligenza Creativa Individuale"
che un sono state tenute separate dalla interposizione di attivita' di
organizzazione del conoscere e dell' apprendere, svolta sistematicamente in due
tempi distinti che hanno corrisposto alla seguente sequenza : - A)
preorganizzazione del sapere a determinati scopi - B) successivo trasferimento
di conoscenze preconfezionate .
Questa tradizionale duplicita' temporale, e' stata propria dell' organizzazione
del sapere disciplinare, ma oggigiorno , in rete telematica interattiva estesa
al "World Wide Web", la conoscenza viene dinamizzata in una azione proattiva e
trans-disciplinare , agente sempre piu' da vicino ad tempo reale , mediante la
organizzazione di sistemi di "NET-Learning on demand",basati sull' utilizzazione
pro-attiva delle nuove tecnologie della comunicazione interattiva a supporto
digitale, finalizzata alla realizzazione di "e.learning objects "
In antitesi alle moderne strategie di innovazione della gestione delle
conoscenze in rete telematica interattiva, ricordiamo come ogni precedente
sistema di comunicazione mediatica, ottenuto tramite la composizione di libri,
ed altre forme di carta stampata, o piu' di recente tramite programmi della
radio e della la televisione, siano stati fondati su un flusso di informazione
"unidirezionale", pre-organizzato centralmente . Quanto sopra comporta l'
esistenza di un centro di emissione che organizza ed orienta la conoscenza
collettiva trasmettendola ad un elevato numero di ascoltatori, che loro malgrado
si comportano come ricettori passivi isolati, dato che in ogni sistema
"unidirezionale" di informazione viene sostanzialmente limitata ogni possibile
reciprocità nella comunicazione. .
In tal modo si manipola la "intelligenza collettiva", in maniera che tutti
partecipino alle stesse rappresentazioni, emesse e ripetute dal centro di
organizzazione, raggiungendo in al modo il fine di rafforzare ed orientare
selettivamente la memoria episodica in memoria semantica a lungo termine, allo
scopo precipuo di pre-organizzare e mantenere un ordine costituito secondo le
volonta' del potere centrale.
Il limite di tale sistema "unidirezionale" di informazione, consiste proprio nel
fatto che limitando la proattivita' nelle costruzione del sapere, non e stato
storicamente possibile dare sviluppo ad una "intelligenza connettiva " che sara'
la reale premessa di una effettiva "democrazia culturale" la quale potra'
svilupparsi nel prossimo futuro, sulla base di una costruzione coscientemente
interattiva e quindi non piu' gerarchizzata della condivisione del sapere.
Dobbiamo oggi constatare pero' che la realizzazione di una ' necessita di
cambiamento propria di una epoca di trasformazione sociale ed economica nel
quale stiamo vivendo, per quanto gia' abbia a disposizione lo strumento
tecnologico di comunicazione interattiva, si sviluppa in un contesto formativo
nel quale sono ancora carenti le competenze ed abilita' necessarie per generare
una ampia integrazione tra reti tecnologiche e reti sociali. Pertanto lo
strumento "internet", va considerato ancora come una condizione necessaria, ma
non sufficiente per attuare un rapido cambiamento cognitivo ed acquisire quelle
raffinate capacita' e professionalita'innovative, proprie nella gestione
creativa delle conoscenze nel WWW, che rappesentano la effettiva esigenza
primaria per organizzare lo sviluppo della futura societa' della "Economia della
Conoscenza".
In ogni caso il processo di trasformazione volto alla formazione di una nuova "
intelligenza connettiva" mediante processi di NET-LEARNING per la costruzione di
conoscenza condivisa e' ormai irreversibile ; gia' assistiamo infatti all'
inizio di una "metamorfosi della memoria semantica da un focus "individuale
-fenotipico" ad una "predominanza genotipica distribuita", quale frutto
composito dell'intero genere umano interagente nel "WWW"..
- La Ristrutturazione dei processi mnemonici
In vero, l' elemento catalizzatore di questo processo in divenire e' generato
dalla attivazione di una rinnovata modalita' di esternalizzare e
delocalizzazione della memoria che non e' certo da considerasi un fenomeno
totalmente nuovo . Infatti anche il precedente sviluppo della "intelligenza
collettiva" ha avuto una forte implementazione da ogni processo di
esternalizzazione delle memorie individuali fin dalle origini della scrittura e
poi della stampa. Comunque oggigiorno lo sviluppo cosciente della "Intelligenza
Connettiva" e' ancora minimale in questo stadio iniziale di sviluppo, proprio in
quanto il "WWW in Internet" fornisce un flusso enorme, ma disorganico di
informazione, che ancora richiede degli strumenti di selezione utili per una
condivisione efficace di conoscenze, tale che possa condurre ad una gestione
innovativa della futura societa' della "Economia della Conoscenza", che sara'
sostitutiva delle modalita' di sviluppo della vecchia "Epoca Industriale". .
Sappiamo comunque che in natura ogni sistema di trasformazione, teso a produrre
un ordine nuovo delle relazioni di comunicazione, inizialmente crea disordine,
qualora venga osservato in relazione alla organizzazione precedentemente
affermatasi; cosi' che il protrarsi di una situazione di caos informazionale in
rete, se viene visto come un fattore di inevitabile disorganizzazione, rischia
in effetti di corrispondere ad una omogeinizzazione verso il basso della
condivisione del sapere e quindi ad un appiattimento della conoscenza, anziche'
procedere speditamente verso un arricchimento opportunamente organizzato dei
differenti valori e diversita' culturali. presenti nel "WWW".
La resistenza che molti docenti attuano nei riguardi della innovazione educativa
in rete, puo' quindi condurre alla atrofia del sistema di costruzione condivisa
della conoscenza , proprio a causa dell'impedimento conservativo a riguardo di
tutto cio' che tende ad integrare il vecchio con il nuovo che avanza; purtroppo
cio' contribuisce anche a .rendere contemporaneamente impossibile la
rivalutazione della memoria del passato, facendola divenire sempre piu' inutile,
proprio perche' priva di comunita' di giovani capaci di valorizzarla nella
dimensione dello sviluppo futuro della condivisione di conoscenza, prodotta
dall' intera umanita' afferente a sistemi di comunicazione telematica
interattiva. .
Ciò che pertanto succede, senza il ricorso ad una programmazione estesa di
interventi coordinati e cooperativo di Scuola e di Universita', finalizzato alla
innovazione della gestione delle conoscenze in rete internet, e' di fatto una
proliferazione entropica di un'enorme massa di informazioni, cosi' che, come e'
stato detto mediante una simpatica analogia , "il problema della navigazione nel
cyber-spazio si presenta come quello dell'arca nel diluvio informazionale".
Dobbiamo quindi imparare a costruire un rapporto con la conoscenza condivisa che
e' in se completamente nuovo, corrispondendo all' impegno nel costruire in
cooperazione interattiva un universo comune di significati dove la "intelligenza
connettiva" dell' uomo consistera' prevalentemente nel rendere intelligente la
società in divenire mediante la disseminazione estesa delle idee innovative
nell' ambito del "LIFE-LONG-LEARNING" , ancor prima di agire nel settore
tradizionale della formazione individuale.
A tal fine, stando come si suol dire con i "piedi per terra", dobbiamo
considerare attentamente anche alcune peculiari limitazioni del sistema di
formazione in rete nell' ambito di una estesa condivisione di conoscenza.
Infatti le nuove strategie in rete internet, finalizzate ad attuare il passaggio
tra memoria episodica e memoria semantica a lungo termine, non vengono favorite
dal rafforzamento emotivo cosi come e' piu' facilmente viene attuato nell'
apprendimento collegiale svolto in un contesto tradizionale di presenza del tipo
"face to face; inoltre e opportuno osservare che anche ogni moderna strategia
comunicativa a distanza, come quelle di marketing , mediata dall' uso dei mass
media ed in particolare dalla radio o dalla TV , per attivare la memoria a lungo
termine,utilizza ampiamente di suoni ed immagini che hanno un carattere
fortemente emotivo.
Purtroppo la nuova "dimensione reticolare delle conoscenze" , frutto della
applicazione delle nuove tecnologie di comunicazione in internet , le quali
permettono un semplice "CLICK" di comunicare in tempo reale con varie parti del
mondo generando un ampio spazio virtuale per la condivisione cognitiva, in vero
non posseggono ancora quelle caratteristiche che permettano un rafforzamento
emozionale delle memorie semantiche, limitando in tal guisa la integrazione del
"sistema limbico" nell' attuazione del passaggio da "memoria a Breve termine in
memoria a Lungo termine". .
Quest' ultima considerazione ci predispone ad una ulteriore riflessione sulla
portanza del cambiamento che le strategie di "NET-Learning" potranno avere nel
favorire l' educazione permanente in rete telematica interattiva tramite la
costruzione e diffusione nel "WWW" di "e.learning Objects".
A tal proposito iniziamo con il ricordare che il cervello reagisce
emozionalmente il pochi millesimi di secondo , mentre le risposte razionali si
fanno attendere per il tempo di risoluzione che impiega la necessaria ampia
integrazione delle funzioni cerebrali. Tale disparita' nel tempo di risposta
emotiva e razionale rende difficile il controllo cosciente delle forti emozioni
proprio in quanto il tempo della ragionevolezza e dotato di una risposta che e'
circa il doppio della risposta emotiva.
Di conseguenza molte volte e succede che antiquati modelli razionali, tendano a
giustificare decisioni prese di fatto emotivamente, con ragionamenti ormai
obsoleti, proprio in quanto lontani da una realta' complessivamente mutevole e
cangiante.
Ora ritorniamo a considerare il fatto che le memorie semantiche a lungo termine
sono rafforzate dalle emozioni catturate e riproposte dal ricordo impresso da
tecniche del "Repetita Iuvant", … e riflettiamo ancora sul fatto che le
strategie di apprendimento ripetitivo diventano sempre piu' inagibili nel quadro
di uno ulteriore contemporaneo sviluppo della plasticita' cerebrale.
Se teniamo presenti tali dati, si intuisce come da tale contrapposizione si
possa delineare nei giovani di oggi una forbice tra razionalita' ed emotivita'
cerebrale, (in gran misura causata delle resistenze conservative all'
innovazione educativa in rete telematica interattiva della Scuola e della
Universita'), che di conseguenza tende a provocare in molti individui una piu' o
meno incisiva scissione della parte emotiva del cervello dalle consuete
relazioni con le aree degli emisferi cerebrali superiori, che sono deputate alla
capacita creativa di riflessione intelligente e raziocinante,adeguata cioe' al
contesto epocale di sviluppo dei sistemi di educazione interattivi..
Tale pericolosa tendenza alla scissione tra il "sistema limbico" e il sistema
cerebrale proprio di una elaborazione dei dati informativi tramite percorsi di
integrazione tra risposte emotive ed razionali, ( che in ultima analisi sono
propri della ragionevolezza attribuibile ad un buon uso della memoria
semantica), limita progressivamente la capacita' di attuare un controllo
cosciente sulle emozioni tale da permettere effettivamente come risultanza una
comprensione piena della realta' in divenire.
Tale incomprensione del divenire, si ripercuote sulla funzionalita' cerebrale,
determinando un progressivo fenomeno di scissione della funzionalita'
integrativa della memoria semantica, che indubitabilmente influenza
negativamente le molteplici crisi individuali, le quali sfociano in una piu'
ampia sindrome di angoscioso degrado del sistema di istruzione e che a volte
degenerano nell' insuccesso sociale nella vita di molti giovani studenti.
Per comprendere con maggior cognizione la precedente considerazione e'
necessario ricordare come l' emisfero sinistro del cervello agisca
preferenzialmente nell' esercitare una funzione di controllo conservativo ,
poiche' esso assume la funzionalita' di incorporare ciascun dato innovativo in
modo coerente con i ricordi gia' memorizzati , in modo che la razionalita'
pregressa, tende ad escludere tutto cio' che non venga significato in maniera da
rientrare nel modello mentale consueto di interpretazione della realta' esperita
nel passato.
Il recupero dell' Immaginario .
Solo le "memorie implicite" , sfuggono a questa regola di controllo
conservativo, piu' proprio delle funzioni cerebrali del linguaggio, in quanto
esse trovano maggior spazio funzionale nell' ambito delle attivita' dell'
emisfero destro della corteccia cerebrale. Possiamo constatare infatti che le
"memorie implicite" agiscono indipendentemente dal linguaggio; infatti le
esperienze della prima infanzia, le quali hanno poca relazione con la memoria
formatasi nella relazione significante della memoria semantica , non sono facili
da evocare se non come tratti di un sogno sconnesso di una a volte estraibile a
macchia di leopardo. Il linguaggio, trova normalmente sede nelle relazioni tra
l' area associativa di Werniche e l' area di Broca, entrambe situate nell'
emisfero sinistro della corteccia cerebrale, e quindi a partire da tale
collocazione, il linguaggio permette di indicizzare il sistema mnemonico,
facilitando il recupero delle memorie semantiche (esplicite o dichiarative) .
Viceversa le "memorie implicite" , sono solo apparentemente rimosse od inattive,
pur continuando, ad agire fuori da ogni condizionamento linguistico , nell'
inconscio fornendo la possibilita' recondita di forgiare creativamente il
rinnovamento della nostra personalita' nell' attivita' piu' propria dell'
immaginario, anche durante il sogno.
Prese i considerazione le precedenti note si inizia intuitivamente a comprendere
come divenga possibile che l' Ego- genotipico, inizi a formarsi nell'
interattivita' della rete quasi inconsciamente nell' ambito dello sviluppo della
"Intelligenza Connettiva", estendendosi nell' organizzare le conoscenze nel
"WWW" mediante la formazione di "comunita' virtuali", per approdare
progressivamente alla formazione di un nuovo dominio delle memorie semantiche
distribuite dalla condivisione di conoscenza, pur nella carenza di un
rafforzamento emozionale individuale della memoria. .
L' immaginazione, favorita dalle relazioni di comunicazione virtuale , puo'
pertanto sopperire alla carenza di un rinforzo emotivo nei percorsi di
integrazione delle memorie semantiche nella loro estensione reticolare,
recuperando almeno parzialmente, mediante un piu' potente ricorso all'
immaginario, le memorie recondite, che erano state escluse dai tradizionali
percorsi di formazione dei processi di integrazione cerebrale della memoria
semantica individuale.
Cio' diviene in effetti possibile riducendo l'atteggiamento oggettivista proprio
dell' epoca meccanica della industrializzazione, che ha improntato il
rafforzamento la memorizzazione semantica derivante da un orientamento culturale
diretto verso fattori di influenza emozionale ; pertanto osserviamo oggi che la
"de-oggettivazione" della conoscenza viene ad essere piu' facilmente correlabile
ad un pensiero a astratto e virtuale, anziche' ad un pensare concreto, come e'
stato in passato. Quindi la mediazione delle Tecnologie di Comunicazione
interattiva, tende a fornire una premessa ottimizzabile per migliorare i
processi condivisione delle conoscenze nel quadro di una "realta' virtuale", la
quale esiste interiormente alle relazioni di elaborazione cerebrale della
informazione, pur non possedendo le coordinate spazio temporali con cui e'
definibile ogni riferimento oggettivo esterno, che come tale risulta
maggiormente correlabile a forti attivita' emotive.
Concludendo questa breve personalissima riflessione su "Le nuove teorie della
mente e le nuove Tecnologie" , mi sento di poter affermare che, il dischiudersi
di potenzialita' nuove nella "condivisione di conoscenze", le quali implicano
rinnovate relazioni tra cultura universale e mente individuale nell' ambito di
una rinnovata "intelligenza connettiva", favorendo il passaggio da un sistema
sostanzialmente adattativo della educazione ad uno innovativo maggiormente
improntato all generazione creativa del sapere. Tale processo comportera'
indubbiamente profonde modificazioni dei caratteri distintivi tradizionali della
formazione della memoria e della sua evocazione.
Un antico proverbio dice: " Non c'e un male che non possa rivelarsi anche un
bene".
. Infatti da cio' che per consuetudine chiamiamo "memoria del passato" si
modifica rapidamente dando come sostanziale risultanza cio' che potremo chiamare
<<memoria dell' avvenire >>.
Mi rendo conto che la suddetta definizione, da un punto di vista tradizionale
della memoria come "magazzino dei ricordi" , assomiglia ad un contraddittorio ed
arbitrario paradosso, …. ma ….. se piu' attentamente consideriamo che da sempre
la memoria ha assunto come sua naturale funzione quella di attuare un
"pronostico" delle possibilita future sulla base dell' esperito , osseviamo con
maggiore evidenza il fatto che oggi a differenza dal passato la "memoria
condivisa" porra' l' accento non piu' su una ripetitivita' e la costanza
consuetudinaria , in quanto essa diverra' sempre piu' mistificante rispetto alla
effettiva dinamica degli eventi, ma focalizzera' la propria attenzione ed
attitudine sulla intrinseca capacita di previsione dell' avvenire, divenendo
sempre piu' plastica polimorfa ed aperta a interconnettersi con altre esperienze
per condividerle ed eventualmente memorizzarle, come migliori prassi utili al
futuro sviluppo economico e sociale ; pertantto da quel momento la maturazione
della "memoria dell' avvenire" non verra' piu' radicata nel ricordo emotivo nel
tempo passato, ma sara' efficacemente capace di riaffermare la sua fondamentale
natura quale vettore portante dell' evoluzione umana. ".
"Learning is the process that produces memory the driving force in the cultural
evolution of mankind"
BIBLIO-ONLINE
1. Cervello: http://www.milkonline.com/sale/cervello/brain50.jpg
2. P.Manzelli: Digital Creativity:
http://www.edscuola.it/archivio/lre/creadig.html
3. P.Manzelli : "e.learning" e Memoria :
http://www.edscuola.it/archivio/lre/luce.html
4. P.Manzelli: Identita creativita' produttiva:
http://www.edscuola.it/archivio/lre/identita.html
5. P.Manzelli ; NET-Learning :
http://www.edscuola.it/archivio/lre/reticolari.html
6. P.Manzelli : Pregiudizi Cognitivi :
http://www.edscuola.it/archivio/lre/precognit.html
7. P.Manzelli : Economia della Conoscenza:
http://www.edscuola.it/archivio/lre/societa.html
8. Intelligenza Connettiva:
http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/d/dekerc05.htm
9. Intelligenza Collettiva:
http://server.forcom.unito.it/~crediti/gruppo8/intcoll.htm
10. Meta-biology : http://www.brembs.net/