Cosa succede durante l'ipnosi?
Nella prima fase la fase induttiva si verifica un primo cambiamento dello stato
di coscienza. Si possono riscontrare sull"EEG (Eletroencefalogramma)
un'accentuata presenza delle onde alfa tipiche degli stati di rilassamento e di
distacco dalla realtà esterna. Si comincia quindi con un passaggio dalle onde
beta (predominanti durante la veglia e gli stati di vigilanza e allerta) alle
onde alfa più lente. L'alterazione delle proprie vibrazioni cerebrali comporta
una rallentamento anche di altre attività (respiro, pulsazioni cardiache) e
viceversa.
È bene ricordare che l'invito al rilassamento somatico e al sonno funzionano
bene perché permettono il distaccco graduale dall'ambiente esterno, ma è
possibile indurre un'ipnosi anche in altro modo come dimostrano le pratiche
autoritarie o l'ipnosi distonica. Tutto ciò che è capace di focalizzare
l'attenzione all'interno e sulla voce dell'ipnotista può essere inteso come una
manovra induttiva.
Infatti l'ipnosi non equivale al sonno, perché una persona addormentata reagisce
solo a stimoli intensi e non è in comuncazione con il mondo esterno.
Successivamente, con l'approfondimento dell'attenzione all'interno si manifesta
un predomio delle onde theta più lente che caratterizzano la trance vera e
propria. È da notare che le onde theta si manifestano di solito nel periodo che
precede il sogno (fase ipnagogica). Questo stato, che normalmente è vissuto
passivamente o fugacemente, nell'ipnosi viene mantenuto per tutta la seduta e
utilizzato a fini terapeutici.
Durante questo passaggio l'individuo vive la destrutturazione del suo stato di
coscienza, può avvertire delle sensazioni di spersonalizzazione o irrealtà. Lo
schema del corpo può alterarsi diventando evanescente e spesso si presentano
fantasie e immagini fugaci. Il soggetto comincia a far fatica a seguire il senso
delle parole dell'ipnotista anche se sente un forte legame.
A questo livello l'ipnotista, riconoscendo i segnali fisiologici di una trance,
passa all'utilizzo di un linguaggio metaforico-allegorico proprio dell'emisfero
destro che nel frattempo si è trasformato nell'emisfero dominante. Si possono
quindi creare delle "realtà ipnotiche" dove l'individuo, attingendo alle sue
risorse profonde, e agli "apprendimenti esperienziali" potrà sperimentare nuovi
esperienze e sviluppare nuove associazioni.
Tra l'altro si è scoperto, tramite la PET, che le realtà prodotte in ipnosi sono
virtuali solo sino a un certo punto, poiché i soggetti a cui si comandava di
pensare di correre su un prato, attivavano i medesimi percorsi neuronali di una
"vera corsa".
Per chiarire questo concetto possiamo fare l'esempio di noti campioni sportivi
che si allenano mentalmente ripetendo ogni movimento e immaginandosi
completamente la scena della gara tramite tutti i sistemi sensoriali.
Questa è la stessa tecnica che permise all'ipnoterapista Milton Erickson di
riabilitarsi.
Ci sono vari esperimenti che dimostrano la validità di questo principio: "Uno
studio ha guardato agli effetti dell'esercizio mentale opposto a quello fisico
nel tendere e rilassare un dito della mano sinistra. Questo piccolo esercizio
muscolare venne ripetuto per cinque sessioni alla settimana su di un periodo di
quattro settimane - per un totale di venti sessioni d'allenamento. Metà dei
partecipanti eseguì fisicamente l'esercizio, mentre un secondo gruppo ne
immaginò soltanto l'esecuzione per lo stesso numero di sedute d'allenamento. Al
termine delle quattro settimane, la forza del dito di ogni partecipante venne
confrontata con quella degli appartenenti ad un gruppo di controllo che non
avevano praticato lo stesso allenamento. Per il gruppo che aveva eseguito
fisicamente l'esercizio la potenza del dito era aumentata del 30%, mentre il
gruppo di controllo fece registrare un incremento di potenza del tutto
trascurabile. [...] Ma cosa era successo agli individui che si erano esercitati
soltanto nella palestra della mente? - La forza nel loro dito era aumentata del
22%, quasi quanto in seguito all'allenamento fisico! [...] l'incremento
osservato nella forza era dovuto unicamente a variazioni a livello cerebrale, le
quali a loro volta erano state causate dalla stimolazione del circuito di
neuroni interconnessi che controllano i movimenti delle dita. Attivandosi
insieme ripetutamente, questi circuiti cerebrali si erano irrobustiti ed
espansi, proprio come nel cervello dei violinisti e dei lettori Braille." (Ian
H. Robertson, Il cervello plastico, Rizzoli, 1999, pp. 53-54)
Alcune precisazioni
Secondo lo schema classico di Erickson e Rossi il procedimento ipnotico
passerebbe attraverso queste fasi:
1. Fissazione dell'attenzione.
tramite qualsiasi cosa che attragga e mantenga l'attenzione del soggetto.
2. Depotenziamento degli abituali schemi di riferimento e sistemi di credenze
tramite distrazione, schock, sorpresa, dubbio, paradossi, confusione,
destrutturazione...
3. Ricerca inconscia.
tramite implicazioni, domande, linguaggio analogico, metafore, racconti,
aneddoti...
4. Processo inconscio.
tramite la creazione di nuove associazioni
5. Risposta ipnotica.
tramite l'espressione di potenzialità comportamentali e cognitive che vengono
sperimentate come se avvenissero da sé
Tra i fenomeni che si possono produrre spontaneamente o indurre ci sono:
Regressione o avanzamento di età
Amnesia
Analgesia
Anestesi
Comportamento automatico
Dissociazione
Catalessi
Allucinazione
Ipermnesia
Identificazione
Risposte Ideomotorie
Risposte Ideosensorie
Suggestione post-ipnotica
Distorsione del tempo
Secondo Erickson questi fenomeni sono indipendenti dalla profondità della trance
mentre nell'ipnosi classica si usa suddividere la trance in diversi stati a
ognuno dei quali vengono associate determinate fenomenologie:
1. Stati ipnoidi caratterizzati da chiusura delle palpebre, rilassamento,
pesantezza, calore, leggera sonnolenza
2. Trance leggera retroversione oculare, catalessi oculare, catalessi degli arti
3. Trance media amnesia parziale, anestesia o accresciuta consapevolezza a
livello sensoriale, suggestioni post-ipnotiche
4. Trance profonda amnesia e anestesia completa, sonnambulismo, allucinazioni
positive e negative.
La natura dell'ipnosi
Molti pensano che l'ipnosi sia pericolosa perché fa perdere il contatto con la
realtà.
A questo proposito potrebbe essere interessante chiedersi se "c'è qualcuno che
vive nel mondo reale?" Non avete mai visto come le persone vivano in una loro
trance? Come continuino ad esperire fenomeni ideodinamici? Come proiettino
contenuti interni sul mondo esterno? Come immaginano e rappresentano nello
spazio le loro esperienze interne? Come siano schiave di monoideismi (vedi
disturbi ossessivo/compulsivi)? e le suggestioni post-ipnotiche come le profezie
che si autodeterminano e gli schemi stimolo risposta delle fobie? E quante volte
siamo regrediti davanti a qualche figura autoritaria? e come abbiamo osannato
quel particolare leader politico o quel particolare cantante?
L'ipnosi ci consente di superare un pregiudizio piuttosto radicato*, ci consente
di studiare il modo in cui il "mondo reale" viene costruito tramite i nostri
processi neurofisiologici mentali e sociali. Tramite l'ipnosi possiamo
utilizzare coscientemente tali "regole" per definire una nuova realtà condivisa
in cui superare le limitazioni apprese.
*Il pregiudizio a cui stavo facendo riferimento consiste nella convinzione che
tutti noi viviamo in un medesimo stato di coscienza e quindi nell'identica
realtà. A questo pregiudizio si affianca la finitezza, determinata una volta per
tutte, degli stati di coscienza.
Piero Priorini (Attività estreme e stati alterati di coscienza) seguendo le orme
di Tart definisce la trance ipnotica come quel particolare stato di coscienza
caratterizzato dalla dissociazione psichica dell'Io e in particolare da fenomeni
di ideoplasia auto o eteroindotta. Si distingue quindi da tutti gli altri stati
di coscienza alterati (per esempio l'innamoramento, la tensione mistica, l'ebrezza,
le peak experiences, la possessione, il sonno, il sogno, lo svenimento, etc...)
L'ipnosi consente di evocare nel soggetto un'ampia gamma di risposte
psicofisiche. Funziona un po' come un'amplificatore.
Come abbiamo visto, tra le fenomenologie possibili ci sono la completa
immobilità catalettica oppure il rilassamento profondo, l'ipersensibilità oppure
l'anestesia, l'ipermnesia oppure l'amnesia, etc...
In effetti se si analizza una induzione si può verificare come questa eliciti
una vastissima gamma di risposte neurofisiologiche:
"Ora semplicemente ti chiederò di guardare fissamente un punto proprio lì di
fronte a te, e mentre guardi quel punto le tue palpebre cominciano a farsi più
pesanti e si vogliono chiudere, e quando si chiudono completamente tu puoi
rilassare le gambre e le braccia sentendoti come cullato molto gentilmente.... e
non so se ti sta già rendendo conto di quanto puoi sentirti felice e in pace con
te stesso in questo particolare stato, perché mentre assapori ogni particolare
sensazione prendendoti tutto il tempo necessario tu cominci a immaginarti di
galleggiare su una barca.. su un fiume molto calmo... così come la tua mente è
distesa... e puoi sentire la tua mano galleggiare mollemente, completamente
abbandonata, come lo è il tuo corpo, nell'acqua piacevolmente calda... sai cosa
intendo dire, non è vero? e mentre sei in questa situazione possiamo sentire
delle anatre in lontananza... ma è così piacevole lasciarsi trasportare dal
suono che quasi non te ne curi perché è come se stessi per addormentarti.. anche
se sai che la mia voce sarà con te mentre ti accompagna in una trance sempre più
profonda e così cominci a sentire il calore del sole sul tuo stomaco e la fresca
brezza sulla tua fronte... e ti lasci andare a tutto ciò, perché non c'è bisogno
di fare, non c'è bisogno di sapere, neanche bisogno di ascoltare... perché le
tue orecchie udranno e capiranno proprio tutto ciò che è necessario. E ora puoi
assaporare il benessere di una trance sempre più profonda, e voglio che ne
asssapori ogni istante perché tu puoi avere un mucchio di piacere nel divenire
consapevole di tutte le comodità che puoi avere in te stesso... "
Tratto da: http://ipnosi.interfree.it/index.htm